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Elenco dei siti presenti sul territorio

Il Castello del Monte

 

Fortilizio romano e poi castello longobardo, è stato restaurato da pochi anni. All’interno della cinta muraria, gli scavi archeologici hanno rinvenuto anche una necropoli i cui arredi funerari sono oggi conservati nel Museo Irpino di Avellino. Il Castello del Monte è così chiamato perché si erge su di un monte che domina la cittadina di Montella, situata nella valle ai piedi delle montagne.

Il castello fu edificato dai Longobardi sui resti di un precedente fortilizio romano ed è menzionato per la prima volta in un documento risalente al 762 d.C.

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Il complesso monastico di S.M. della Neve

 

Insieme al castello longobardo rappresenta una delle testimonianze più importanti dell’intera Irpinia, sotto l’aspetto religioso, ma anche storico ed etnico.
Il complesso monastico, detto anche di Santa Maria del Monte o della Neve, è costituito dalla chiesa e dal convento adiacente, che non è più abitato dal 1921.
Il monastero ha subito modifiche architettoniche nel corso degli anni.
La struttura è a pianta quadrata e con il tipico chiostro rinascimentale. Le volte a crociera che ricoprono i porticati presentano lunette che sono state affrescate da Ricciardi di San Severino.

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Il Santuario del SS Salvatore

 

Il Santuario del Santissimo Salvatore sorge sulla sommità di un monte isolato dal resto della catena montuosa, a m. 954 di altitudine. Domina, quindi, tutta la vallata sottostante. “E’ un luogo indimenticabile, per chiunque vi sosti in meditazione, ci si sente sospesi tra terra e cielo…” (E. Volpe)
Si raccontano miracoli e prodigi legati al santuario e al Gesù giovinetto, come quello del pozzo del miracolo, situato proprio nel piazzale del santuario, in cima alla montagna, da cui è possibile attingere l’acqua.
Ogni anno il santuario è meta di pellegrinaggio, in particolare il 6 Agosto non solo da parte dei Montellesi, che lo considerano il loro protettore, ma anche dagli abitanti dei paesi limitrofi. Infatti, molti sono quelli che risalgono la montagna del santuario a piedi, in segno di devozione. Partono di notte da paesi lontani anche 30 km per ritrovarsi la mattina dopo, per la funzione religiosa.

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Il convento di S. Francesco a Folloni

 

Il convento di San Francesco a Folloni deve il suo nome al luogo dove, a quanto sembra, fu fondato dallo stesso San Francesco d’Assisi, di passaggio verso il santuario di San Michele sul Gargano, nel gennaio 1222 (il bosco di Folloni). Sembra che allora il Santo avesse lasciato alcuni suoi confratelli nel bosco infestato dai briganti perché vi realizzassero la prima chiesetta, dedicata alla S.S. Annunziata.
La prima chiesetta duecentesca doveva trovarsi ove ora si trova l’edificio che ospita le celle dei frati. Nel XV secolo viene realizzata la seconda chiesa, che si trovava ove ora si trova il chiostro di accesso al convento, ad una nave con numerose cappelle laterali. Tra la chiesa duecentesca, integrata nel convento, e quella quattrocentesca venne poi realizzato il refettorio, attuale biblioteca.

Contatti: 0827 61218

 

 

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